Non fermarsi al titolo di una notizia è una delle best-practice di una corretta interazione sul web. Un invito che dovrebbe entrare nel modus operandi di tutti, figurarsi se a farlo sono esponenti politici. Nelle scorse ore Pina Picerno (PD) ne ha dato un fulgido esempio, attaccando il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, ma sbagliando completamente la collocazione spazio-temporale dell’evento in pretesto.
Il presunto stupro di Napoli
La storia è questa: una turista inglese sarebbe stata vittima di un triplice stupro a Napoli. Secondo le ricostruzioni, la ragazza sarebbe stata violentata dopo aver partecipato a una festa nei pressi di via Mezzocannone, zona universitaria e luogo simbolo della movida del centro storico partenopeo.
Due ragazzi di 18 anni, che secondo indiscrezioni di stampa apparterrebbero a famiglie molto in vista della provincia orientale di Napoli, avrebbero abusato della giovane poi abbandonata per strada. Soccorsa da un terzo ragazzo, anche questi avrebbe abusato dell’inglese.
A supporto di questa ricostruzione le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno permesso ai carabinieri di rintracciare immediatamente il terzo presunto stupratore, che avrebbe abusato della ragazza nella sua auto dalle parti del fossato del Maschio Angioino.
I tre sono indagati tutti per violenza sessuale, i due del primo caso con l’aggravante della violenza di gruppo. Nessuno di loro nega il rapporto sessuale ma si difendono affermando che la ragazza fosse consenziente.
Starà ora alla Giustizia stabilire come sono andate le cose.
Il tweet di Pina Picierno
Un caso agghiacciante che se confermato dovrebbe invitare a parecchie riflessioni. In primis sulla sicurezza del centro storico cittadino di Napoli. Ma è anche una ghiotta occasione per attaccare il Ministro dell’Interno Matteo Salvini – avrà pensato la Picierno. Che si scaglia contro il leader leghista con un tweet rabbioso e indignato, eccolo.
A Napoli una 18enne inglese violentata due volte la stessa sera, anche dal soccorritore. Ogni giorno violenza sulle #donne e stupri. Non se ne può più. È questa la sicurezza che garantisce il Ministro dell’Interno? #Salvini lasci stare la propaganda e si occupi dei problemi veri!
— Pina Picierno (@pinapic) 25 luglio 2018
Ma c’è un piccolo particolare…
I fatti sono accaduti a marzo
Ossia che per quanto si possa dire e pensare su Matteo Salvini, i fatti in questione sono datati marzo 2018. La notizia è trapelata solo in queste ore a margine dell’incidente probatorio (la ragazza è tornata in Italia dall’Inghilterra con il padre e un diplomatico britannico nelle scorse ore) ma la denuncia è stata presentata all’indomani dei fatti ai Carabinieri, che vista la natura dell’indagine hanno mantenuto un totale riserbo.
A marzo non c’era ancora un Governo. O meglio, c’era: quello uscente targato PD. Matteo Salvini non era il Ministro dell’Interno. Il responsabile del dicastero era all’epoca Marco Minniti, il governo era quello di Paolo Gentiloni.
In sintesi, Pina Picierno nel voler attaccare Matteo Salvini ha dichiarato che il governo del suo Partito non riesce a garantire la sicurezza.