Oltre 1000 persone hanno partecipato alla storica processione di Pasqua al Vomero Vecchio che si ripete da ormai 220 anni trasformando il quartiere collinare in un tappeto di persone accomunate dalla fede e dalla tradizione secolare.
Il rito della pietà popolare, promosso dall’Arciconfraternita del SS. Rosario in collaborazione con l’Arciconfraternita di Santa Maria del Soccorso all’Arenella, che si volge nella Domenica di Pasqua, ha origini antichissime che risalgono a metà del Cinquecento.
«La processione – spiegano Gianfranco Wurzburger e Salvatore Mazzaro, rispettivamente superiori dell’Arciconfraternita del SS. Rosario al Vomero e dell’Arciconfraternita Santa Maria del Soccorso all’Arenella– è un momento di grande devozione dei vomeresi e coinvolge migliaia di fedeli. Un momento di pietà popolare ma anche di coinvolgimento del quartiere per rivivere la Resurrezione del Cristo».
La processione è partita alle ore 8.00 dalla sede dell’Arciconfraternita in piazzetta Belvedere per raggiungere, attraverso via Annella di Massimo, il borgo di Antignano. Da lì, percorrendo via Luca Giordano e via Scarlatti, si è arrivati in piazza Vanvitelli per poi fare ritorno in sede. Il momento più importante del rito si è svolto a largo Antignano, dove avviene l’incontro tra la “Madonna e Gesù Risorto”.
L’antico rito prevede che sia il Crocifisso ad uscire per primo, la mattina di Pasqua, dall’Arciconfraternita. Dopo un lungo giro per le strade del Vomero la statua viene portata presso la chiesa di Santa Maria del Soccorso all’Arenella. Intorno alle 11 poi, da piazzetta Belvedere, seguono in processione la Madonna, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista che si sono dirette in Largo Antignano. A Gesù, che nel frattempo è arrivato in Via Arenella, sono andate incontro Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista che sono ritornati poi ad Antignano per comunicare – così come raccontano i Vangeli – alla Madonna la bella notizia della resurrezione.
Gli organizzatori hanno ringraziato pubblicamente gli avvocati Guglielmo Santesilia e Rita Falanga, Giuseppe Porcaro e Vincenzo Tammaro per il supporto nell’organizzazione. E non finisce qui. Per il Maggio dei Monumenti infatti, il sodalizio del Vomero retto da Wurzburger e quello dell’Arenella, da Mazzaro, annunciano la realizzazione di “un significativo itinerario di fede e cultura” che verrà presentato nei prossimi giorni.
INFORMAZIONI SULL’ARCICONFRATERNITA DEL ROSARIO
L’Arciconfraternita del Rosario nasce nel 1570, all’interno del convento dei domenicani di Santa Maria della Libera, ad opera di alcuni contadini. Solo nel 1689, però, con la Bolla di Innocenzo XI, la Congrega poté fregiarsi a tutti gli effetti del titolo di Arciconfraternita che nacque e si sviluppò nel tempo con scopi caritatevoli, come l’aiuto dei bisognosi o l’assistenza agli ammalati, ma tenne sempre vivo il culto dei morti. Oggi l’Arciconfraternita è retta dal governo d’ufficio presieduto da Gianfranco Wurzburger