Con l’appuntamento dedicato al racconto delle migrazioni dei media mainstream e le storie dei migranti di seconda generazione si chiude il ciclo di Eventi Internazionali del XII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, dedicato quest’anno alla memoria del cooperante Mario Paciolla. La manifestazione, quest’anno rigorosamente in streaming, ha acceso i riflettori sulla compressione dei diritti causa Covid in Italia e in altri Paesi (tra cui quelli dell’America Latina, dell’Europa dell’Est e la Palestina). C’è stato spazio per altre tematiche care al Festival, come quella del ruolo delle ONG (vedi ResQ che ha “idealmente” attraccato la sua nave nel porto di Napoli durante la scorsa settimana), dell’accoglienza (con ospiti come Mimmo Lucano e padre Alex Zanotelli), delle carceri (con la consueta – anche se online – proiezione in carcere e dibattito con il regista Giovanni Meola).
I numeri premiano questa versione digitale del Festival. Gli incontri via web sono stati seguitissimi: oltre 20mila visualizzazioni complessive, con eventi che hanno superato le 3500 visualizzazioni. “Abbiamo gettato letteralmente il cuore oltre l’ostacolo – spiega Maurizio Del Bufalo, coordinatore del Festival – e il nostro impegno è stato premiato. Dopo undici edizioni cambiare tutto in una manciata di settimane ha richiesto lavoro e sacrificio di tutta la squadra. Prendiamo atto del risultato conseguito e immaginiamo per il futuro una formula ibrida online / offline. Chiusa questa edizione ci metteremo subito al lavoro in tal senso”.
Il Festival terminerà la sera di sabato 28 novembre con la premiazione dei lavori vincitori e l’assegnazione di numerose Menzioni (Youth, Arrigoni, Platea Diffusa). Fino a quella data sarà possibile accedere alle schede di tutti i film in concorso e visionarli esclusivamente sul web collegandosi al sito cinenapolidiritti.online previa registrazione (link nel menu in alto).
Il Festival è sostenuto dalla Ambasciata Svizzera in Italia, dalla Regione Campania e dalla cooperativa sociale Dedalus, da Expoitaly e dalla FICC (Federazione Italiana dei Circoli di Cineclub) ed ha il patrocinio morale del Comune di Napoli e dell’Assesorato alla Cultura e Turismo.