A pochi mesi dalla presentazione del ‘Progetto Italia’, Meritocrazia annuncia la pubblicazione di una nuova proposta di riforma di sistema.
“Lo stato d’emergenza – spiegano i vertici dell’associazione – sembra protrarsi oltre le originarie previsioni. Le difficoltà emerse a inizio d’anno non hanno ancora trovato soluzione adeguata; al contrario, nuove debolezze continuano ad aggiungersi a quelle già acquisite. L’accelerata impressa dall’evento pandemico a un processo di trasformazione già da tempo avviato rende non più differibile una pronta risposta in termini di fattività e operosa progettualità ai bisogni di categorie in affanno, comparti produttivi e realtà locali, oltre ogni sia pur utile contemplazione”.
“In questo – continuano – non è possibile limitare l’intervento a misure di stretta contingenza, meramente proiettate al superamento delle problematiche emergenziali. L’assetto corrente si pone in linea di logica consequenzialità con lo stato delle cose ereditato da un passato più o meno prossimo ed è certo che molti elementi di novità di oggi – nella gestione delle dinamiche relazionali, sociali ed economiche – resteranno assorbite anche per il futuro. Non si può, dunque, non tener conto della potenziale permanenza degli effetti di riforme che sono di breve periodo soltanto all’apparenza. E allora tanto vale, in prospettiva, investire in pratiche virtuose e di lungo periodo, e, con uno sguardo all’esistente, tentare la definitiva correzione di storture consolidate”.
Con il ‘Progetto Italia’, firmato nel corso del primo lockdown, l’1 aprile 2020, Meritocrazia avanzava la propria proposta di ristrutturazione nei settori a maggiore priorità di intervento (tra gli altri, sanità, ricerca e formazione, fiscalità, lavoro, imprese, ambiente ed energia, pubblica amministrazione), composta grazie al lavoro sinergico dei propri gruppi di studio e in costante dialogo con i coordinamenti regionali e le realtà locali. Fedele al proprio impegno, prosegue nell’opera di costruzione e dà continuità, dettaglio e arricchimento alla prima proposta, dando annuncio del ‘nuovo Progetto Italia’, di prossima pubblicazione.
Tra i contenuti che verranno trattati l’autosufficienza energetica dei territori, l’ammodernamento e digitalizzazione della p.a.., la proposta di rendere l’accesso a internet un servizio pubblico essenziale, oltre a sistemi di reclutamento accademico, infrastrutture e trasporti, cultura, filiere imprenditoriali e culturali.