Musica e cinema a due passi dal mare. Venerdì 19 luglio alle ore 21,30 verrà proiettato “Napolitaners”, il docufilm di Gianluca Vitiello con l’esecuzione live della soundtrack con Franco Ricciardi, Valerio Jovine, Emiliano Pepe e il dj set di Gransta Msv, al Rena Nera di Torre Annunziata (via Marconi 7, ingresso gratuito). Ad arricchire la location le anteprima di due mostre fotografiche: “È solo una palla che rotola” di Marianna Quartuccio e WAN – We Around Naples/We are Naples di Francesco Moggio. «Dopo aver girato tanto negli ultimi due anni – dichiara Vitiello – Napolitaners il mio docufilm, sarà proiettato a Torre Annunziata, la città dove sono nato e cresciuto. Dopo tanto tempo volevo tornare a casa e farlo bene, sarà un bellissima festa di cinema, musica, arte, amicizia. Tra l’altro Napolitaners è un film molto torrese, oltre a me, c’è Giuseppe Ragone che con me firma la regia, e tra i protagonisti c’è Gabriella De Vita, torrese doc emigrata a Milano».
Uscito di recente in home video con la CG Entertainment, “Napolitaners” è un racconto inedito sulla città di Napoli attraverso lo sguardo di chi ci è nato e che oggi la vive dal di fuori, lontano migliaia di chilometri da casa, alla ricerca di esperienze e nuovi percorsi di vita. Un documentario, prodotto da Dna Lab, che nasce dall’amore che lega da sempre Gianluca Vitiello con la sua Napoli, lo stesso amore che lega tanti napoletani che hanno dovuto lasciare la loro città in nome del lavoro, di un sentimento o di una ricerca.
Artista e speaker di radio DeeJay, classe 1976 di Torre Annunziata, è “emigrato” a Milano da 11 anni. Ed è proprio dalla capitale lombarda inizia la narrazione che si snoda tra le vie di Berlino, New York, Ibiza, Milano e Tokyo, tra i bar i quartieri e luoghi di lavoro. Una storia d’amore intramontabile sulle proprie origini e la propria terra attraverso ritratti-interviste di ragazzi che vivono all’estero. Un omaggio alla “napoletanità” nel mondo.
Un racconto pop di 80 minuti diviso in 16 capitoli, ognuno dei quali tratta un aspetto della napoletanità e del rapporto speciale tra chi lascia la città e la città stessa. «In ogni città ho intervistato quattro-cinque persone – spiega Vitiello – dai pizzaioli e ristoratori alla fascia di intellettuali e di professionisti, ognuno con il proprio vissuto e il denominatore comune della mancanza profonda del luogo d’origine. Spero di poter tracciare così un quadro e un omaggio della napoletanità nel mondo, con storie di un amore intramontabile nei confronti di Napoli». Una Napoli che non si vede mai tranne che in due graffiti dell’artista Jorit che ritraggono due simboli della città come Maradona e San Gennaro.
Tra i protagonisti del film tra gli altri ci sono Alberto “Polo” Cretara che a New York nel quartiere di China Town ha fondato Radio Nuova York un riferimento per gli italiani che vivono nella Grande Mela, fino ai galleristi Gigiotto del Vecchio e Stefania Palumbo che hanno portato la loro Galleria d’arte Supportico Lopez dal rione Sanità al cuore di Berlino. Ad Ibiza troviamo Alessio Matrone C.E.O di Optima Italia e oggi proprietario del ristorante stellato “It”, mentre a Tokyo c’è Peppe Errichiello della pizzeria “Napoli sta’ ca”, da 11 anni in Giappone, dove ha fondato il Club Napoli Tokyo.
Ad arricchire questo viaggio intorno al mondo le musiche di Franco Ricciardi (“Femmena bugiarda”), Gnut (“Passione”), Valerio Jovine feat O’Zulu (“Napulitan”), Emiliano Pepe (“Napoletano”), Tarall & Wine alias Gnut e Dario Sansone (“L’importante è ca staje buono”), Gransta MSV (“O’ Pallone”).