A Napoli è scoppiata la padel mania. Considerato uno sport che allena corpo e mente, si può praticare a ogni età e con grossi margini di miglioramento. Parola d’ordine: aggregazione, tanto da spopolare tra vip e atleti come Totti, Ibrahimovic, Bonolis, Maradona jr e Stefano Di Martino.
Al Padel club Pianeta verde, tra fiori colorati e simboli della pace si sono sfidati i giocatori del gruppo “I PadeLovers” fondato da Giovanni Frenna, che conta centinaia di sportivi tra agonisti e appassionati. L’occasione, il torneo a tema anni ‘70 “Peace, love & padel”, vinto dalla coppia Susanna Bertolotti – Salvatore Caserta, che ha battuto in finale Antonella Russo e Maurizio Grandelli col punteggio di 7-5, 7-6. “Mi è piaciuto da subito il fatto che questo sport aggregasse indistintamente uomini e donne – spiega Frenna – e da quando ho cominciato anni fa non ho più smesso. Ho creato un gruppo padel su whatsapp con gli amici, che è cresciuto a dismisura in pochi mesi, fino a contare più di 500 atleti”.
Il lockdown dello scorso anno ha agevolato il boom. A un certo punto il tennis e il padel erano gli unici sport praticabili, perché non di contatto e anche in città, come nel resto d’Italia sono aumentati i tesserati. Basti pensare che un Italiano su dieci gioca a padel e che sono sopratutto i quarantenni a praticare questo sport, grazie anche alla sua dinamicità e reattività.
Ogni mese Frenna organizza con successo speciali tornei, a cui partecipano almeno 40 coppie su 9 campi. Un progetto abbracciato con entusiasmo da uno degli istruttori di padel più stimati e conosciuti e anche ispiratore del movimento sportivo in Campania, Pasquale Russo, gestore con il figlio Matteo del Padel club Pianeta Verde, coadiuvati da Domitilla Galli, tra le prime donne in Italia ad aver ricevuto la qualifica di istruttore federale di secondo livello e organizzatrice di importanti tornei. In campo con loro grandi campioni e maestri come: Mauricio Corbo direttore sportivo, Mathias Leandro Medina head coach, Matteo Russo e Antonio Napoli coach e per l’avviamento al gioco Ignacio Corbo, Davide Nocera e Francesco Prisco.
Lo sport inventato in Messico da Enrique Corcuera negli anni ’60 è praticato da migliaia di persone. In Italia negli ultimi cinque anni il numero di campi è aumentato di oltre l’800%, superando quota 1.800 a dicembre 2020.