Il re Nasone, Megattera, le lettere agli animali e il dio Nilo. Imparare il ciclo dalla natura, la storia, l’archeologia, i miti e la cittadinanza attiva andando a passeggio per la città, il quartiere. Quando scuola e territorio si incontrano. Storie a Manovella porta il mondo a scuola e la scuola nel territorio. Un’urgenza di oggi dovuta all’eccezionale situazione sanitaria venutasi a determinare, una storia che, per Storie a Manovella, ha radici lontane: inizia sei anni fa dall’incontro di una scrittrice, un burattinaio e un’illustratrice.
L’outdoor prima di essere un’esigenza contingente legata al Covid, per Storie a Manovella è stata una scelta educativa, un modus operandi concordato con scuole e territorio. Il cuore del progetto di Storie a Manovella sono le passeggiate narrative: il racconto itinerante di storie che diventano punto di partenza per laboratori di movimento e di creazione artistico artigianale. Negli anni il loro lavoro ha raggiunto una quarantina di scuole (ma anche librerie, festival, piazze) e tantissimi bambini. Attualmente Storie a Manovella è un team tutto al femminile e coinvolge quattro ragazze e altre collaborazioni singole o sporadiche. Inoltre per le passeggiate narrative collaborano con la società Trentaremi.
«Ricordo con particolare affetto una passeggiata in centro con una scuola di Ponticelli, una scuola in un territorio a rischio e con molti casi di abbandono scolastico a cui la scuola fronteggiava organizzando attività fino a luglio; alla fine un ragazzo si avvicinò a noi dicendoci ‘sono stati i cinque euro meglio spesi del mese’» racconta Giorgia di Lorenzo, presidente e tra le fondatrici dell’Associazione e aggiunge «In questo momento difficile, in cui il contatto ci è precluso, vige un’atmosfera di controllo e di paura soprattutto nelle scuole, la modalità della passeggiata narrativa sembra una possibilità per respirare, per continuare a creare dei mondi possibili del vivere bene e per continuare un apprendimento facendo. Noi sin da subito, abbiamo cercato uno sguardo poetico, di relazione e di esplorazione sulle cose e sul mondo che ci circonda, siamo prima noi a divertirci e ad avere ancora un mondo da bambini».
Riconoscerle per il centro storico o i sentieri del bosco è facile: un po’ cantastorie, un po’ pifferaie magiche cariche di bauli e attrezzature varie, riescono a imbastire tra alberi e cespugli, nel giro di un paio di ore, scenografie, visioni, letture poetiche e giochi che permettono l’interazione con i più piccoli che diventano così protagonisti dell’esperienza, anche attraverso libricini tematici con materiali di riciclo.
Questo fine settimana sono previste due passeggiate tra storia e mito, sabato 10 ottobre ore 10.30 al Bosco di Capodimonte e domenica 11 ottobre ore 10.30 al Centro Storico.