“Ti Porto Se Vuoi”, dopo un anno ancora tra le 100 hit italiane più ascoltate!

L’abbiamo cantata e ballata in discoteca, in spiaggia al tramonto, nelle calde notti d’estate. “Ti porto se vuoi” il primo singolo de Gli Armonika compie un anno. 

Un inno all’amore che supera barriere e differenze.

Sonorità mediterranee e latine, il rap partenopeo e il ritmo irresistibile del reggaeton, il brano composto e arrangiato da Gianfranco Voiglio, con etichetta Advice Music – Milano prodotto da  Mad Man Factory, interpretato da Antonio Ucciero e Erika Calì ha raggiunto in breve tempo la vetta delle classifiche, rimanendo stabile per più di 9 settimane tra le 100 hit italiane più ascoltate!

Una canzone che da subito ha saputo riscuotere consensi ricevendo anche il patrocino del Co.Re Com. Campania. 

Due artisti, Antonio e Erika, che hanno avuto la fortuna di incontrarsi tra le “note” della vita e fondersi in un’unica anima:“Gli Armonika”. 

Un mix eclettico fatto di soul, pop, rap e dance, il duo ha all’attivo anni di show in tanti locali della Campania con una proposta musicale che parte dagli anni 70/80/90 fino ai giorni nostri. 

Poi la necessità, di scrivere, arrangiare, mescolare note, creare un prodotto che parlasse di sé, che fosse a suo modo autobiografico ma anche intimo e personale. 

“Ti Porto Se Vuoi”, racconta sullo spartito e nel video, ideato da Peppe De Muro per la regia di Mauro Di Rosa, la storia d’amore tra una ragazza napoletana e un ragazzo di colore. 

Un amore che gioca a rincorrersi, che spinge a cercarsi e conoscersi. “Io ti seguirei pure in capo al mondo, per recuperare tutto il tempo perso… qui si tratta di noi!”

Ma anche un testo che parla di integrazione culturale, contro il razzismo e la discriminazione con Napoli “ombelico del mondo”, città di accoglienza e cosmopolita.

Un singolo che dimostra a tutti che il più potente antidoto contro l’odio e il rifiuto dell’altro è solo l’amore! 

“Un testo e una musica che ci hanno subito colpito – spiegano Gli Armonika- non solo per il significato ma soprattutto per il forte messaggio che lancia. 

Mancava però la parte rap, quel qualcosa che ci contraddistingue da sempre e abbiamo deciso di aggiungerla alla fine della canzone.

La nostra storia professionale e come coppia è un mash-up, nasce nel 2011; da subito abbiamo deciso di iniziare a suonare e di intraprendere insieme questo percorso fin dai primi passi, mescolando stili, sensazioni, generi, e perché no, anche artisti a cui ispirarsi. 

Da quel momento sono nate cover riarrangiate di brani italiani e non, sperimentazioni, la partecipazione a X-Factor e tante serate e partecipazioni a manifestazioni musicali.

In questo anno siamo stati premiati con numerosi riconoscimenti per il nostro singolo, segnale che il pubblico ci apprezza e che quella imboccata è la strada giusta.

Appena sarà finita l’emergenza Covid-19 vorremmo organizzare un grande party per festeggiare il nostro primo successo e presentare la nostra novità 2020. In questi giorni siamo, infatti in sala di registrazione per incidere un altro singolo che speriamo abbia la stessa fortuna di “Ti porto se vuoi””.