Un necessario, quanto profondo senso di responsabilità: è questo che ci ha fatto decidere di sospendere temporaneamente, a partire da mercoledì 11 marzo, e almeno fino a che la situazione non potrà dirsi “risolta”, la nostra attività di ristorazione di Otoro81, nella sede di Via Nicola Nisco n. 21 a Napoli.
Non ce lo impone la legge, non ce lo dice nessun decreto ma questo non vuol dire che non sia nostro preciso dovere constatare che la situazione è di assoluta emergenza e tanto basta a farci decidere di essere imprenditori, ristoratori e prima ancora persone, uomini e donne, responsabili: non crediamo all’utilità di un effetto-psicosi e non è da esso che siamo spinti. Crediamo invece, nella bontà delle decisioni coscienziose che vadano anche oltre (forse anticipandole) le decisioni di chi è sopra di noi, di uno Stato che cerca di tutelare i suoi cittadini. Di Coronavirus si può morire e di certo nessuna cena vale tanto e così come è nostra mission riempire di sapore e gioiosità le serate dei nostri clienti, allo stesso tempo è nostro dovere tutelare, nel nostro piccolo, la salute dei nostri clienti, invitandoli a NON uscire di casa, se non è strettamente necessario. Ci sarà tempo per tornare alla vita di tutti i giorni: adesso è il tempo di tutelarci.
Per questo ci permettiamo di ricordarvi che stare a casa non è la tragedia, che leggere un buon libro e sorseggiare un buon vino tra le pareti del vostro salone, non è una tragedia, che riscoprire la bellezza dell’intimità di un focolare da soli o con le persone che vivono con voi, non è una tragedia.
Noi amiamo i nostri clienti e non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo numerosi, a braccia aperte ma finché accogliervi vorrà dire mettere in pericolo voi e noi, allora quell’accoglienza sarà di certo rimandata. Perché è la salute che viene prima, prima di tutto.