Una mattinata di riflessione al Teatro Acacia, organizzata da Rogiosi Editore, che ha coinvolto 800 studenti delle scuole di Napoli e provincia. Al centro del dibattito, Bagnoli e l’Italsider con “La maledizione dell’acciaio”, scritto da Oreste Ciccariello, da un’idea di Gigi & Ross, con prefazione del magistrato Catello Maresca. Tutti presenti all’incontro con i ragazzi, che hanno assistito anche all’esibizione del collettivo freestyle Mart Groove, protagonista di una straordinaria esibizione sul palco dell’ultima edizione di Italia’s Got Talent. I Mart Groove hanno presentato una suggestiva coreografia, durante la quale tutti i ballerini indossano una fascia commemorativa nera sul volto, raccontando la tragica vicenda che ha colpito Bagnoli: dopo la chiusura di una fabbrica siderurgica sono stati gettati nel mare amianto e metalli pesanti causando la morte di molte persone. Un messaggio di speranza e un invito a recuperare l’intera area inquinata. Gli studenti sono, poi, entrati in alcune pagine del libro, grazie alle letture di Mirko Ciccariello e Cristiano Di Maio; e hanno assistito alla divertente esibizione di Alessandro Bolide.
Bagnoli, un quartiere che potrebbe essere una straordinaria risorsa turistica per Napoli, e che invece è stato imprigionato per decenni tra le sagome inquietanti dei complessi industriali, che hanno avvelenato il territorio, in una storia infinita fatta di continui rimandi e scarichi di responsabilità da un’istituzione all’altra. Una storia che deve essere raccontata ai più giovani, ai quali viene data la possibilità di imparare che il proprio territorio va salvaguardato e difeso, e che nessun sistema industriale, anche se produttore di ricchezza, può valere la salute e la vita degli uomini. Un tema che ha sollecitato tanto i ragazzi: sono state moltissime le domande arrivate dalla platea al magistrato Maresca e agli autori del libro.
L’evento rientra nell’ambito di un progetto più ampio con i ragazzi delle scuole medie e superiori di Napoli e provincia volto alla sensibilizzazione degli studenti su alcuni temi, per sviluppare il loro senso di appartenenza al territorio e stimolarli alla riflessione sulla legalità, il rispetto dell’ambiente, i loro diritti e doveri. Al Teatro Acacia erano presenti gli studenti degli istituti professionali napoletani Mario Pagano, IIS Giancarlo Siani, ISIS Enrico De Nicola, Giustino Fortunato, Ippolito Cavalcanti di San Giovanni a Teduccio, Vittorio Veneto di Scampia, del liceo Renato Cartesio di Villaricca e della scuola media Giancarlo Siani sempre di Villaricca.
“La maledizione dell’acciaio” narra la storia di un ragazzo, che potrebbe essere uno tra i tanti che leggeranno il libro, Massimo Mancini, promessa del calcio, innamorato della sua Bagnoli, dove il mare si respira nell’aria. Ma Bagnoli ha una storia che forse i più giovani non conoscono, o che forse immaginano soltanto quando si trovano nel quartiere e vedono gli ‘scheletri’ dell’Italsider, la fabbrica siderurgica, oggi dismessa, che negli anni ha generato tanto lavoro, ma ha anche avvelenato tante persone, a causa dell’amianto a contatto con il quale lavoravano. Massimo perde suo padre per una malattia procurata da questo materiale, e allora decide di provare a capire la verità, di studiare fino a riuscire ad entrare nel gruppo operativo che si occupa della bonifica di Bagnoli. Entrando nell’ecomostro d’acciaio, il giovane viene colpito dalla sua ‘maledizione’, e trova le armi giuste per combattere quel mostro.