Napoli, quartiere Pianura,via Evangelista Torricelli. Siamo nel bel mezzo di un complesso di edilizia popolare, come quelli che caratterizzano le periferie partenopee. Nel 2016 si registrava proprio in questa strada uno degli ultimi omicidi di camorra che si è registrato in questo sobborgo: un pregiudicato è stato ammazzato con una raffica di colpi in pieno volto.
Pianura, quartiere che ha conquistato la notorietà nazionale come epicentro di un’emergenza rifiuti di ormai storica memoria, è un quartiere silenzioso. Non per questo meno osservato speciale: si pensi che quando lo Stato metteva alle corde il “supermarket Scampia” proprio Pianura, insieme ad altre aree dell’hinterland partenopeo, ne raccolse l’eredità. Proiettili e avvertimenti si susseguono, ma la mancata esplosione di una vera faida posiziona tutto sotto traccia, in maniera meno rumorosa che nel Centro o nell’area est della stessa città.
Del resto, Pianura con la sua atavica mancanza di opportunità, con l’assenza di strutture per i giovani, con la mancanza finanche di una via di passeggio, con giovani che si muovono veloci come moschilli sugli scooter in un andirivieni che agli occhi meno attenti non vorrà dire niente, è proprio quel bacino perfetto da cui la criminalità organizzata può attingere a piene mani.
C’è un parco, vicino via Torricelli. Ormai è chiuso da anni.
La comunità evangelica ADI Pianura
Sempre a via Torricelli, però, una luce è sempre accesa. Parliamo della chiesa evangelica di Pianura guidata dal pastore Mattia Basile. In un territorio complesso come quello descritto, l’opera di evangelizzazione assume doppia valenza: da un lato offre conforto nel Signore, dall’altro toglie spazio alle devianze giovanili.
“Quando si spande il seme – ci racconta Basile – alla fine c’è sempre un frutto, anche se c’è da attendere del tempo ma, così come il contadino aspetta con pazienza che il seme seminato porti un frutto, abbiamo la certezza che la Parola seminata porterà un frutto nelle vite delle persone che accettano e che credono. Come la Luce illumina i luoghi oscuri, così avviene quando la Luce del Vangelo arriva nei cuori, nelle famiglie e nei luoghi bui dove regna il peccato e l’immoralità”.
A tu per tu col pastore Mattia Basile
Quali sono i risultati concreti che ottenete con la vostra professione?
“I risultati concreti si evidenziano quando uomini e donne a contatto con l’Evangelo di Cristo e riconoscendosi bisognosi di Grazia e di salvezza , si umiliano davanti a Dio , confessano i loro peccati e ricevono la pace e la salvezza in Cristo. Tale conversione produce un cambiamento vero e radicale nelle vite delle persone e il risultato è una vita trasformata e desiderosa di piacere a Dio. Questo è il più grande risultato che vogliamo ottenere”.
Pastore, l’opera di evangelizzazione in un territorio come quello di Pianura, complesso come in ogni periferia ma aggravato da una latitanza dello Stato e delle istituzioni ormai di lunga data. Che missione affrontate ogni giorno, e con che spirito?
“L’opera di Evangelizzazione sul territorio , in questi ultimi tempi, sta diventando più difficile in quanto le istituzioni non riescono a darci lo spazio né sedi opportune dove potremmo svolgere questo lavoro. Per esempio non ci danno la possibilità di poter sistemare gazebo o altra struttura permanente, in quanto chiedono il pagamento esoso della tassa di occupazione che, per Decreto dello Stato e per le Leggi d’Intesa, essendo le A.D.I. un movimento Morale e riconosciuto dallo Stato, ne è completamente esente. Pertanto siamo costretti ad avere delle riunioni all’aperto per divulgare il messaggio dell’Evangelo. La missione quotidiana che affrontiamo è indirizzata verso le famiglie meno agiate, che vivono delle realtà particolari, dove solo la Potenza della Parola del Signore può arrivare a dare una speranza e una soluzione: lo spirito che ci anima è quello che ci viene dal mettere in pratica il comando di Cristo: “… andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura”.
Cosa significa oggi essere evangelici? Quali sono i valori che professate?
“Essere evangelici oggi non vuol dire appartenere ad una religione cristiana, ma essere la Chiesa Santa (appartata) che desidera manifestare i veri valori evangelici come la pace, l’uguaglianza tra i popoli, un ritorno ai principi biblici accompagnati da un vero e sincero sentimento di devozione verso il Signore. Viviamo tempi di grande caos anche a livelli di religione: noi come Figliuoli di Dio , vogliamo fare la differenza in un mondo di corruzione e chiediamo a Dio la sapienza e la forza per vivere una vita secondo i canoni della Sua Parola”.
Qual è il rapporto dei giovani di Pianura con la vostra comunità?
“Oggi i giovani sono attratti da tutto ciò che riesce a soddisfare i loro bisogni materiali, temporali e sensuali , non riuscendo a individuare che solo in un ritorno alla Parola di Dio ci si trova ciò di cui si ha veramente bisogno. Grazie a Dio per i diversi giovani che abbiamo nella Comunità che si impegnano in un opera di evangelizzazione tra i bambini di Pianura. Abbiamo organizzato due gruppi giovanili che ogni settimana, di sabato, si ritrovano nelle vie di Pianura con un programma rivolto in modo particolare ai bambini e ragazzi e questo sta portando un buon frutto”.