Scivolone de “L’Espresso”: faresti l’amore con Marine Le Pen per sculacciarla?

Sarà il forte caldo.

Non possiamo addurre altre spiegazioni all’incredibile caduta di stile (per usare un eufemismo) del settimanale L’Espresso che, nel tentativo di fare facile ironia, si lancia in un gioco dell’estate sulla falsa riga di quelli che si trovano su riviste come Cioé.

Il tutto è stato pubblicato il 5 agosto dell’Anno del Signore 2018.

“Sei Di Maio o Salvini?”

Il test a punti, attraverso alcune domande a risposta chiusa, vi svela se vi sentite più affini al leader pentastellato Luigi Di Maio o al segretario del Carroccio Matteo Salvini, entrambi vicepremier, rispettivamente Ministro del Lavoro e dell’Interno.

A finire nel ciclone è il punto 15 di questo test. Eccolo in una foto pubblicata su Facebook dalla Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana (CPO – FNSI).

Uno scatto de L'Espresso del 5 agosto 2018 con la domanda finita sotto i riflettori (foto: Cpo Fnsi)
Uno scatto de L’Espresso del 5 agosto 2018 con la domanda finita sotto i riflettori (foto: Cpo Fnsi)

In estrema sintesi, si chiede di tralasciare le idee politiche e, a seconda se si è maschietti o femminucce, rispondere al quesito “Fareste sesso con…”.

A lasciare sgomenti però sono le possibili risposte. Per il gentil sesso le quattro possibilità tra cui scegliere portano il nome di Roberto Fico (attuale Presidente della Camera, perché è ruspante), Emmanuel Macron (il presidente francese sarebbe attraente perché poliedrico), il leader della Casaleggio Associati Davide Casaleggio (indecifrabile) e un inspiegabile Giancarlo Giorgetti perché “sa come si fa”.

Ma si trascende nel trash più totale quando il parterre di risposte è quello riservato al genere maschile: si va da Daniela Santanché da portarsi a letto per “zittirla” al sindaco di Torino Chiara Appendino per svegliarla. All’appello si aggiungono il Ministro per la P.A. Giulia Buongiorno (per disinnescarla) e Marine Le Pen – ed è qui che si tocca l’apice: per sculacciarla.

Il caso sollevato dal CPO – FNSI

A portare il caso alla ribalta – e nelle sedi organizzative, associazionistiche, professionali e istituzionali – è stata la commissione pari opportunità della FNSI.

Pur utilizzando la parola “scivolone”, la CPO accusa L’Espresso di sessismo: “stereotipi sessisti più volgari”. Rivolgendosi direttamente al direttore Marco Damilano, la CPO chiede le immediate scuse.